Anche quest’anno niente Calendimaggio
Dal sito ufficiale: “Il Consiglio Direttivo dell’Ente, dopo aver preso in seria considerazione il perdurare dell’emergenza sanitaria e la particolare situazione dell’Umbria, ha deciso di annullare anche l’edizione 2021 del Calendimaggio.
Il rispetto delle norme in vigore e la volontà di tutelare sia i Partaioli sia l’intera città di Assisi costringe l’Ente Calendimaggio a rinunciare all’edizione prevista per i giorni 5-8 Maggio 2021”.
Anche quest’anno quindi il più spettacolare, colorato, folkloristico, emozionante e coinvolgente evento dell’anno in Assisi, non potrà avere luogo a causa delle restrizioni, ma soprattutto per la volontà di tutelare tutta la comunità in un momento ancora così delicato dell’emergenza pandemica. Il desiderio di godere di un evento che nei secoli è divenuto uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, non può non tenere conto dell’imprescindibile libertà di movimento, aggregazione e socializzazione di cui il Calendimaggio necessita per la perfetta riuscita. Le modalità da adottare per lo svolgimento in sicurezza di tale festa, sarebbero state tali da snaturarne l’essenza stessa. Ecco quindi la sofferta decisione di procrastinare al prossimo anno.
Per quanti di voi non sapessero cosa sia il Calendimaggio e quanto sia doloroso per la città di Assisi dovervi rinunciare, abbiamo fatto qualche ricerca ed ascoltato le persone direttamente coinvolte.
Il Calendimaggio, che si svolge dal mercoledì al sabato successivi ad ogni 1° maggio, è di fatto una competizione, con un vincitore finale. Nasce come festa pagana per salutare il giungere della primavera, durante la quale la città si riempiva di danze, canti, serenate. Nei secoli, soprattutto dopo la divisione della città in due fazioni, quella legata alla famiglia dei Fiumi e quella legata alla famiglia dei Nepis, la festa si è trasformata in una vera e propria contesa, a volte anche cruenta. Dal 1927 però ha iniziato a prendere forma l’attuale organizzazione della festa, sempre con riferimenti molto attenti alle tradizioni ed agli usi e costumi (il riferimento è il periodo tra il XIII secolo e la metà del XV secolo) . Gli attuali programma e ritualità della festa sono in essere dal 2014, dal 1954 ad oggi la prima volta che non si è svolto il Calendimaggio è stato lo scorso anno, nel 2020.
A sfidarsi sono (in rigoroso ordine alfabetico) la Magnifica Parte de Sotto e la Nobilissima Parte de Sopra.
A giudicare una giuria composta da un musicologo, uno storico ed una personalità dello spettacolo.
Nei quattro giorni di festa, si alternano cortei, danze, tiro alla fune, corse delle tregge (tipici carri senza ruote), tiro con la balestra, proclamazione della Madonna Primavera e poi bandi di sfida (sfida a suon di parole in dialetto tra le due parti) e l’esibizione dei cori.
Il tutto rigorosamente in sontuosi ed accuratissimi abiti medioevali, circondati da ghirlande, festoni e decorazioni sempre coerenti e d’ispirazione storica.
Luminarie, ceri e falo’ illuminano e riscaldano alcune scene, tamburi, trombe e cantori fanno da sottofondo.
Tutta la cittadinanza partecipa, con rinvigorito spirito di competizione ad ogni edizione. Ognuno trova e ricopre il suo ruolo, nelle rievocazioni delle scene, nei cortei, nelle gare.
La ricerca e la cura dei particolari rendono questo evento non solo godibile dal punto di vista dello spettacolo, ma anche di alta rilevanza culturale.
E’ pertanto un grande dispiacere per tutta la comunità e per tutti gli appassionati che ne attendevano il giungere, il suo annullamento, ma d’altronde non si poteva fare diversamente.
Non ci resta pertanto che darci l’appuntamento con la Magnifica Parte de Sotto e con la Nobilissima Parte de Sopra al prossimo anno, augurandoci che nel frattempo affilino le lingue!